Intervista all'autrice Vilma Venturi

Intervista all'autrice                    Vilma Venturi

 

Nostra ospite di questa settimana per l'intervista è Vilma Venturi, che ci racconta del suo libro "G".

 

Carlotta: Ciao Vilma, di cosa parla il tuo libro?

Si tratta di una storia tutta la femminile che abbraccia tre generazioni a partire dal 1960 fino all'età contemporanea.Vite completamente diverse, condotte in luoghi diversi ed appartenenti a tre generazioni diverse, ma sono tutte strettamente collegate fra loro da elementi comuni, intrecciate insieme dalle stesse caratteristiche fondamentali: intensità, fascino, curiosità, determinazione ed intimità. Racconto attraverso delle storie come la nostra identità sia legata alle nostre origini e come il passato riesca a sopravvivere nel futuro.

 

Sabrina: Com'è nata la tua passione per la scrittura?

Ho iniziato a tenere un diario da piccolissima dove la sera annotavo tutte le mie riflessioni. Ne ho un'intera collezione.

 

Carlotta: Parlaci del tuo personaggio principale. Ti somiglia?

No, questo romanzo è nato dall'esigenza di raccontare il disagio di molte giovani donne che alla fine degli anni 50, inizio 60 si sposavano senza sapere niente della vita di coppia. Molto spesso, obbligate, alla convivenza con suoceri e cognati. Mi sono ispirata a mia madre e la protagonista principale del libro ricalca, quasi fedelmente, un'amica di mia madre.

 

Jessica: Ciao, come hai scelto il titolo della tua opera?

Si è scelto da solo... ho iniziato a chiamare tutti i protagonisti con la lettera "G" e alla fine ho voluto scherzare anche con il doppio senso.

 

Sabrina: Se dovessi descrivere il tuo libro con tre parole soltanto, quali sarebbero?

Intenso, drammatico e sensuale.

 

Jessica: Qual è stato il momento più difficile durante la stesura del libro?

Io scrivo di getto e viene tutto sé, ma è sempre troppo breve. La difficoltà è stata arrivare almeno a 100 pagine.

 

Carlotta: È presente un antagonista concreto nella tua storia? O si tratta più di un male astratto?

Non c'è un personaggio specifico. In senso lato, possiamo considerare il Destino come antagonista astratto.

 

Alessandra: Ciao, come definiresti il tuo stile di scrittura?

A questa domanda non so rispondere, preferisco siano i lettori a farlo.

 

Carlotta: Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?

Se parliamo di lettura, mi piacciono i classici, italiani e stranieri, dalla "Madame Bovary" a "Anna Karenina", tanto per citare degli esempi. Se invece parliamo di scrittura, mi sento in grado di realizzare solo romanzi contemporanei, per ora.

 

Maria Teresa: Ciao, ci racconti qualcosa del tuo processo creativo?

Non sono una scrittrice metodica che giornalmente s'impone di scrivere almeno una pagina, ma una che lo fa solo quando arriva l'ispirazione.

 

Carlotta: Hai avuto dei particolari autori che ti hanno dato ispirazione, che ti hanno permesso di buttarti nella pubblicazione delle tue storie? Che ti hanno spinto a credere nella scrittura?

 Un autore del quale ho letto tutto e a lui mi piace ispirarmi è Milan Kundera. Lui scrive generalmente romanzi ma che servono per dire altro.

 

Carlotta: Qual è l'ambientazione della tua storia? Si tratta di una città o un luogo preciso, o si svolge in diversi posti?

Tutti i miei romanzi sono ambientati in luoghi dove vivo o ho vissuto in passato. Paesi o città che conosco perfettamente e nei quali so muovermi agilmente.

 

Carlotta: Hai dei progetti futuri? Prossimi libri da pubblicare?

Ho un giallo che non riesce a venire alla luce;scritto nel 2010. Tutte le volte che mi sembra pronto trovo altre cose che non mi soddisfano. Ho tante altre idee ma al momento non riesco a scrivere, sono in un periodo carico di troppe influenze esterne.

 

Carlotta: Perché consiglieresti di leggere il tuo libro?

Consiglierei di leggere il mio libro perché forse il lettore vedrà il proprio mondo con gli occhi di un altro.

 

Grazie Vilma per aver partecipato all'intervista. "G" è un libro che entra nell'anima di una donna per poi sconvolgerla, non perdetelo!