Intervista all'autrice Sabrina Guaragno

Intervista all'autrice Sabrina Guaragno

 

Altra autrice per l'intervista di questa settimana è Sabrina Guaragno con il suo libro "La Strega della Fonte". Ecco le domande fatte dai membri SEU.

 

Jessica: Ciao, che tipo di lettrice e scrittrice sei? I due aspetti sono strettamente legati oppure preferisci sempre la scrittura a un libro nuovo?

Sono una lettrice appassionata. Amo leggere di tanti generi diversi, e ho gusti particolari. Mi piacciono i testi scritti in modo semplice e coinvolgente, ma do molta importanza alle istanze psicologiche, quindi anche i testi più "pesanti" li apprezzo molto! La lettura è strettamente legata alla scrittura, ovviamente!

Sono una scrittrice che ama scrivere di ciò che leggerebbe: tra avventura, emozioni forti e psicologia dei personaggi!

 

Irene: Perché il fantasy?

Fantasy perché per me la scrittura e la lettura sono principalmente estraneazione dal mondo reale. Voglio che le storie mi portino lontano, mi facciano vedere quello che non potrei mai vedere, ma che custodiscano e mi facciano provare emozioni umane, che tutti possono empatizzare. Amo la fantasia, per questo un fantasy. Per andare oltre.

 

Jessica: Ti lasci ispirare dalle situazioni che vivi e dalle persone che ti circondano o quando scrivi cerchi di allontanarti dal quotidiano per creare qualcosa di completamente diverso?

È complicato. Credo che quello che produco sia comunque una conseguenza, e sia influenzato, da quello che vivo quotidianamente. Ma cerco di renderlo sempre nuovo, speciale: le emozioni diventano situazioni; i rapporti, dinamiche particolari tra i personaggi. Nulla rimane simile alla realtà, si trasforma e poi diventa qualcosa di diverso ed evoluto.

 

Alessio: Ciao a tutti,cosa è per voi la scrittura?

La scrittura per me è respiro. Quando non scrivo per molto tempo, lo sento. Sento qualcosa incastrato al centro del petto. La scrittura è catarsi, sfogo, attraverso cui vi è una creazione, una sublimazione che porta a qualcosa del tutto diverso, ma simile, all'emozione/situazione/sensazione che aveva dato vita al tutto.

 

Carlotta: Raccontaci del momento più difficile nella stesura del tuo libro.

Il finale. Ho un problema coi finali, in generale. Non perché non sappia cosa scrivere, o non sappia esattamente cosa succede e cosa provano i protagonisti. Penso sia più che altro una resistenza psicologica nei confronti di quello che verrà dopo la fine della stesura.

 

Carlotta: C'è un momento in particolare della giornata in cui preferisci scrivere?

Sicuramente la sera, se non sono troppo stanca. Adoro il momento di quiete della sera in cui riesco a rilassarmi, estraniarmi da tutto il resto, e prendere a scrivere.

 

Grazie Sabrina per aver partecipato alla nostra intervista e grazie a tutti i membri SEU che sono intervenuti con le domande.