Intervista alle autrici Ilaria Ferraro e Simona Di Iorio

Intervista alle autrici Ilaria Ferraro e Simona di Iorio

 

Questa settimana per la nostra intervista abbiamo il piacere di ospitare Ilaria Ferraro e Simona di Iorio, che hanno pubblicato insieme il libro "Le verità di Numeesville".

 

Carlotta: Benvenute, Ilaria e Simona. Come avete scoperto che la scrittura era la vostra strada?

Ilaria: Vi dirò, in tutta onestà, sto cercando ancora di capire se la scrittura sia o meno la mia strada, nonostante i miei 42 anni mi scopro ogni giorno ancora alla ricerca di me stessa. Per il momento la scrittura per me é qualcosa di speciale e solo mio, mai avrei immaginato di pubblicare un libro nella mia vita, nonostante fin da ragazzina qualcuno mi dicesse che fossi adatta e io coltivassi il desiderio di farlo. Ma era un sogno talmente lontano! E invece... eccomi qui. Scrivere mi fa aprire tante porte dentro me stessa, creando spiragli di luce che arrivano del mio profondo e che nemmeno io conosco. E se non fosse stato per la mia “sociasister” probabilmente non sarei qui oggi. Quindi non posso che ringraziare Simona per avermi “aperto gli occhi” e avermi dato il coraggio di buttarmi, se poi ci sarà un seguito a tutto questo si vedrà. Ora come ora mi auguro proprio di sì e mi sto impegnando perché ciò avvenga.

 

Jessica: Ciao! Che tipo di lettrici e scrittrici siete? I due aspetti sono strettamente legati oppure preferite sempre la scrittura a un libro nuovo?

Ilaria: Ciao Jessica! Io sono una lettrice poliedrica, nel senso che non ho un genere preferito in assoluto, mi piace spaziare anche se, lo ammetto, ho i gusti abbastanza definiti. Vorrei poter leggere di più, ma le giornate purtroppo hanno solo 24 ore.Già solo trovare il tempo per scrivere é una vera impresa... non riesco a farlo tutti i giorni e nei momenti che vorrei, pertanto in certi periodi mi tocca sacrificare sia una cosa che l’altra per la mia vita di moglie e soprattutto mamma. Penso che leggere e scrivere siano reciprocamente legati, leggere é fondamentale per saper scrivere bene. In generale io sono una lettrice attenta e critica, mi piace terminare un libro anche se non mi prende particolarmente, per onorare chi lo ha scritto e poter dare un giudizio nel complesso. Come scrittrice non saprei definirmi, lo lascio fare ai lettori... posso solo dire che sono puntigliosissima, forse troppo e Simona lo sa fin troppo bene.

Simona: Ciao! Io sono una lettrice esigente, forse fin troppo perché ho le idee ben chiare e spesso pecco nell'immaginare come avrei proseguito io la lettura! Quindi sono una pessima lettrice!

 

Irene: Com'è scrivere un libro a quattro mani?

Ilaria: Ciao Irene! Dunque... scrivere in due é divertente e complicato, impegnativo ma soddisfacente, lungo ma rassicurante... tutto allo stesso tempo! 

Simona: Ciao! Scrivere a quattro mani è un'esperienza completa! Una giostra con alti e bassi! Un puzzle che coincide alla perfezione, ma solo alla fine.

 

Carlotta: Raccontateci qualcosa del vostro libro. Di cosa parla?

Ilaria: Le verità di Numeesville é un thriller (che riserva note romance e psicologiche) ed é una storia che affonda radici profonde in un evento accaduto tanti anni prima rispetto agli eventi narrati nel presente. La protagonista é Sophie Park, una donna che sa il fatto suo, nonostante un passato recente che la tormenta ancora e da cui cerca di estraniarsi. Torna a vivere a Numeesville, sua città natale, alla ricerca di un po’ di tranquillità. Quello che non sa è che si ritroverà nuovamente in una gabbia a combattere con demoni che credeva dimenticati e sarà coinvolta in un’indagine mai risolta che minerà le sue poche certezze. Una serie di accadimenti rivoluzionerà e metterà a repentaglio la sua vita. 

Simona: Il nostro thriller è una sorpresa dietro l'altra (almeno lo spero), verità che mai si potrebbero celare dietro a persone del nostro comune, uomini e donne con pregi e difetti, proprio come potrebbero essere il nostro vicino di casa o l'insegnante di scuola, oppure...

 

Carlotta: Ilaria, Sophie ha caratteristiche più simili a te o a Simona? Oppure avete preso entrambe le distanze dal personaggio?

Ilaria: Sophie per molti aspetti caratteriali/emotivi somiglia a me, ma il personaggio é personaggio, x cui molto di lei é creato ad hoc. Essendoci altri personaggi femminili si trova sicuramente anche qualcosa di Simona nel libro, d’altronde non credo possa essere diversamente.

Simona: Sophie effettivamente ha qualche sfumatura tendente più a Ilaria, mentre Claire e Bath hanno qualcosina di me.

 

Jessica: Vi lasciate ispirare dalle situazioni che vivete e dalle persone che vi circondano o quando scrivete cercate di allontanarvi dal quotidiano per creare qualcosa di completamente diverso?

Ilaria:  Io traggo qualcosa da ciò che mi circonda, ma mi piace molto fantasticare di situazioni immaginarie, magari anche un po’ impossibili. I personaggi però devono essere concreti, con caratteristiche che si potrebbero trovare nella prima persona che passa per strada, solo così (secondo me) si riesce a trasmettere emozioni e a coinvolgere chi legge, perché ognuno possa rispecchiarsi in almeno qualcuno dei protagonisti del libro.

Simona: Da tutto! Solitamente inizio a scrivere e poi la storia è I personaggi prendono vita e spesso comandano loro!

 

Alessio: Ciao a tutti,cosa è per voi la scrittura?

Ilaria: Ciao! Come ho anticipato sopra per me scrivere é importante soprattutto per me stessa, mi fa scavare dentro il mio “io” e mi regala la possibilità di comunicare qualcosa (spero emozioni positive) a chi legge.

Simona: Ciao! La scrittura è un momento tutto mio che custodisco con estrema gelosia! È la mia oasi felice lontana dalla quotidiano e dalle preoccupazioni. È il mio "luogo" dove tutto può accadere e dove tutto accade come lo voglio io!

 

Carlotta: Raccontateci del momento più difficile nella stesura del vostro libro.

Ilaria: Per quanto mi riguarda, ma credo sia così anche per Simona, la fase della revisione é stata quella più massacrante: il timore del giudizio del lettore finale é l’aspetto che mi é pesato di più; oltretutto, essendo in due, il lavoro é stato più lungo. Come già detto, sono molto “precisina” e l’idea che i lettori potessero trovare errori, anche solo di battitura, mi mandava in ansia, non per nulla vado in bestia quando capita che salti fuori qualcosa che stoni ancora adesso. La rilettura del libro, a distanza di tempo, riserva sempre qualche sorpresa, ma credo che sia più che altro una fissa mia, anche perché, visto il riscontro da parte dei nostri lettori, non possiamo certo lamentarci.

Simona: La correzione finale! Finché c'è da scrivere e raccontare e fantasticare... io vado come un fiume in piena (e x fortuna c'è Ila che diventa i miei margini), ma quando si tratta di burocrazie, correzioni, impaginazione... vado decisamente in crisi!

 

Carlotta: C'è un momento in particolare della giornata in cui preferite scrivere?

Ilaria: Io amo scrivere la mattina, quando tutta la famiglia é fuori casa.

Simona: Sempre! Qualsiasi momento è quello giusto, tranne, forse, la notte, perché ho notato che non rendo bene... sono troppo una dormigliona!

 

Alessandra: Cosa c'è di voi nei vostri personaggi?

Simona: Il nostro thriller ha circa 27 personaggi. Abbiamo cercato di creare una realtà cittadina con esperienze di vita quotidiana presente e passata. Ogni personaggio ha un ruolo ben preciso nella vita a Numeesville ed è caratterizzato meticolosamente con i suoi pregi e difetti (persino il gergo utilizzato da ogni personaggio é stato studiato ad hoc). Nel vissuto di molti si celano verità nascoste che prenderanno forma e sconvolgeranno la storia.

Di nostro ci sono alcune sfumature: la Ila è più vicina alla figura di Sophie (la protagonista), mentre io mi sento più Beth (l'amica scomparsa) con i suoi pensieri e anche Claire (l'amica d'infanzia) con il suo caratterino tutto pepe.

 

Irene: Come costruite le vostre ambientazioni e quanto peso hanno nella storia?

Simona:  L'ambiente circostante per noi ha molta importanza. Per Numeesville tutto è nato da una mia foto mentale indelebile e la povera Ilaria ha dovuto soccombere! Io vedevo questa vecchia casa che, attraverso un pontile in legno, dava su un lago incorniciato dalle montagne Rocciose. E da qui è nata l'ambientazione in Canada e un grande studio su flora, fauna, stagioni, usanze, scuole, forze dell'ordine e molto altro! Lo studio di quei splendidi posti, non ci ha solo arricchite di nozioni nuove, ma ci ha fatto letteralmente innamorare di quei posti, dei giochi del sole in una determinato orario della giornata, degli imponenti aceri, del freddo pungente e del lago accogliente...

 

Carlotta: Come vi siete sentite quando avete realizzato di aver terminato la vostra opera?

Ilaria: Troppo bene, io ero soddisfatta e orgogliosa di noi (e lo sono tutt’ora) per essere riuscite a portare a termine un progetto che all’inizio era più un esperimento e ci pareva quasi impossibile da realizzare, tenuto conto che non siamo delle professioniste e che eravamo alla prima vera esperienza come co-autrici. Ci abbiamo lavorato tanto e abbiamo investito molto di noi stesse in questo libro. L’entusiasmo e il timore di “darsi in pasto” al pubblico sono state forti, ma cariche di adrenalina. Ancora oggi mi commuovo quando leggo le recensioni dei nostri lettori e le emozioni che ci dicono di aver provato nel leggere “Le verità di Numeesville”.

Simona: Io ho pianto! È stato un miscuglio di sensazioni contrastanti: in parte felice e soddisfatta, ma una grossa parte di me ha pianto dicendo addio a compagni di viaggio che ormai facevano parte della mia vita.

 

Carlotta:  Perché consigliereste di leggere il vostro libro? Spiegatelo con quattro aggettivi!

Simona: Intrigante, inaspettato, sconvolgente, appassionato.

Ilaria: Le verità di Numeesville é intrigante, coinvolgente, misterioso e sorprendente. Una nostra lettrice lo ha definito “acchiappante”.

Simona: un'altra lettrice, invece, ci ha odiato perché le abbiamo causato notti insonni perché voleva sapere... Quindi potremmo anche aggiungere un aggettivo alle autrici: malefiche!

 

Grazie, Ilaria e Simona, per aver preso parte all'intervista. La trama del libro pare misteriosa e intrigante, proprio come fa pensare anche il titolo, perciò se siete amanti dei thriller correte ad acquistarlo!