Fabrizia Scordamaglia

Nata a Bolzano il 14 novembre 1961, ha frequentato l'università di filosofia di Verona e spinta da un amore viscerale per lo strumento dell’arpa ne ha intrapreso lo studio quattro anni fa con una buona preparazione di base costruita con un precedente studio dedicato al pianoforte. Ha sempre coltivato l’attitudine alla scrittura, perfezionata sia in ambito famigliare ("confezionando" poesie e rime in diverse occasioni) sia in ambito pubblico con l’invio di articoli di varia natura su testate giornalistiche locali.
Decisa a mettersi alla prova, tra appunti scarabocchiati, stralci di storie altrui, spunti e ispirazioni personali ha dato vita ad un romanzo epistolare che, con determinazione, ha preso corpo e forza. Grazie alla grande capacità dell'autrice di osservare la realtà umana nelle sue diverse sfaccettature e alla spiccata rapidità intuitiva, il romanzo sembra rivelare una chiave di lettura dagli aspetti unici e inusuali. Un approccio differenziato alla natura più intima del mondo e dell’animo umano che consegna quel senso delle cose che schiudono una totalità traboccante.