L'ascensore

Autore: Erik Sancin

Sono passati quattromila anni dal Terzo cataclisma. Quattromila anni dalla distruzione del mondo, durante la quale la specie umana ha mancato di poco l’estinzione. Il pianeta è irriconoscibile: i mari sono scomparsi, gran parte della vegetazione è evaporata nel fuoco nucleare e la Luna non risplende più nel cielo notturno. Deserti di roccia, velenose lande sulfuree e catene montuose invalicabili dominano la superficie terrestre. I giacimenti minerari sono esauriti e le fonti acquifere scarseggiano. Ma la scintilla della vita non si è spenta. La pluri-millenaria battaglia per la sopravvivenza e la paura dell’ennesima autodistruzione hanno perfezionato il genoma umano e una nuova civiltà si è sviluppata nelle terre con sufficienti risorse idriche. I concetti di Stato e costrizione sono evaporati nel fuoco dell’apocalisse; la paura ha cancellato i modelli comportamentali distruttivi e l’evoluzione ha ristabilito l’ordine e provveduto al progresso...
...ma nuovo nemico sta avanzando da occidente. Un nemico tecnologicamente avanzato e apparentemente invincibile. La specie umana, che da secoli vive in pace, si ritrova di nuovo sull’orlo dell’estinzione. Chi o cosa è il nemico? Non sembra interessato alle fonti d’acqua ma è attirato dai resti dell’antica civiltà e da freschi organi umani. Nei rapporti dei ricognitori viene menzionato un misterioso Ascensore, un terribile segreto custodito dal nemico. Gli uomini si vedono costretti a rimettere in gioco non solo la propria esistenza ma anche la propria evoluzione, e i sopravvissuti non possono che riprendere in mano le armi. Il ventiduenne Emper, un ragazzo dal carattere intraprendente, si ritrova per caso nella squadra che ha il compito di penetrare nel cuore del territorio nemico. La resa dei conti con l’inglorioso passato della razza umana è inevitabile...

 

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