L'inquietudine del baricentro

Autrice: Graziella Percivale

Genova. Due spazi temporali distinti e paralleli a distanza di venticinque anni, raccontano la storia di Rocco e delle tre donne della sua vita.
Settembre 1972 – Gennaio 1974
Rocco proviene da una famiglia della Genova bene; suo padre è un costruttore, ma lui esce da questo schema preordinato e con la sua fisarmonica dedica tutto se stesso alla musica. Suona nei locali, ma anche per strada, purché ci sia gente pronta ad ascoltarlo. A settembre Laura (nome che apparirà solo alla fine della storia) arriva a Genova da Vercelli per studiare violoncello al conservatorio. Verrà ospitata da Irene, giovane donna, zia di Laura a cui la ragazza è molto legata e con la quale da sempre vorrebbe identificarsi. Laura infatti coltiva un grande desiderio di emancipazione, ma è sempre in bilico tra la rigidità di vedute della propria madre e l’anticonformismo un po’ spregiudicato di Irene. Quando Irene presenta a Laura il suo nuovo fidanzato si scopre che questi è Rocco, lo stesso ragazzo che Laura ha conosciuto il giorno in cui è arrivata a Genova. Laura e Rocco si innamorano e lui lascia Irene. Laura, che fatica a liberarsi dai sensi di colpa nei confronti di Irene, deve anche fronteggiare sua madre che cerca in tutti i modi di opporsi alla sua storia d’amore. Può invece contare sul sostegno incondizionato di Alice, amica sincera e compagna di conservatorio. Passano i mesi: pian piano tutto sembra ritrovare un baricentro, ma una sera Irene muore in un incidente d’auto. Laura, sopraffatta da quel tragico fatto di cui in qualche modo si sente responsabile, lascia Rocco per sempre.
Settembre 1997 – Gennaio 1999
La Nelli è proprietaria di una focacceria che si apre su un’antica piazzetta nel centro storico di Genova. Lì da qualche tempo, ogni giorno Rocco viene a suonare la sua fisarmonica. La musica è coinvolgente, ma lui suona sempre e soltanto tre brani. Perché? La Nelli un giorno gli si avvicina per cercare di capire. Apparentemente fragile, in realtà è una donna forte e determinata. Sarà lei a prendere per mano Rocco, perso nella sua solitudine, e poco a poco ridargli un motivo per tornare a vivere e riscoprire se stesso: un uomo diverso, capace di donarsi e di prendersi cura proprio della Nelli che sta per diventare cieca. Nella focacceria, insieme alla Nelli lavora Nico, figlio adottivo di cari amici. Sembra un ragazzo sereno,contento del proprio lavoro, di buon carattere, ma porta dentro di sé un tormento che ha sempre nascosto a tutti: vuole ritrovare la madre biologica. A fatica confida questo suo stato d’animo prima alla Nelli e poi a Rocco, verso il quale sente una forte empatia. Rocco e la Nelli vivono insieme da qualche mese quando lui riceve una lettera da Laura che gli svela l’insospettabile esistenza di un figlio avuto da Irene poco prima che lei morisse e di cui lui sarebbe il padre. Un bambino che lei gli avrebbe tenuto nascosto per poi darlo in adozione. Questo figlio potrebbe essere Nico? L’esistenza è una questione di equilibrio, ma il nostro baricentro è inquieto e si sposta continuamente. A volte accade così all’improvviso che l’unica scelta possibile appare una vita a metà. Sullo sfondo della storia la bellezza nascosta di Genova, una piccola casa nell’entroterra ligure, le colline del Gavi, un accenno a Firenze e al M. Bianco.

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