Dopo l'ultimo proiettile

Autore: Claudio Secci

Il romanzo thriller/noir “Dopo l’ultimo proiettile”, di 330.000 battute, è una storia ambientata nella Lione nei nostri tempi. Il protagonista, Pierre, è una guardia giurata che cerca di risolvere il mistero che ruota attorno alla morte del padre Philippe. Con caparbietà ed ottimo spirito di intuizione, Pierre raccoglie degli indizi che lo avvicinano alla soluzione dell’enigma, pian piano. Aiutato dal collega ed amico Lucas (anch’esso guardia giurata) e dal prof. Bogart (famoso storico lionese), riesce a sgominare la setta dei Bafhomet, autrice della sparizione di normali individui resi adepti all’interno della loro città sotteranea. Oltre alle persone, i Bafhomet necessitano di parecchi gatti bianchi, che utilizzano non soltanto per sfamarsi ma anche e soprattutto per i loro riti durante le messe. Proprio il commercio dei gatti porta Pierre, con una esca, ad inseguire e scoprire uno dei più importanti passaggi segreti utilizzati dai mercenari di carogne per raggiungere il loro centro nevralgico: i sotterranei del Castello di Flechérès, distante una trentina di chilometri da Lione. Una spedizione composta da Pierre, Lucas ed il prof. Bogart riesce a scovare la setta dei Bafhomet proprio durante una delle loro messe sataniche, e con l’intervento della polizia tutta la zona viene sequestrata e fatta evaquare, riportando alla luce gli adepti resi schiavi che così poterono tornare alle loro famiglie. Pierre si porta dietro il fardello di una ferita alla schiena dovuta ad un proiettile, che ben presto risulta essere più seria di quanto non sembrasse all’inizio, portandolo addirittura a dover utilizzare una sedia a rotelle vista la sua insensibilità agli arti inferiori. Una serie di circostanze curiose ed inaspettate, portano alla conoscenza della dr.ssa Lucie, che verso il termine del racconto si avvicina molto a Pierre. Inizia una passionale convivenza, ed insieme a Lucas ed alla sua nuova fidanzata Justine, si consolida una forte amicizia fra i quattro. Quando tutto sembra finito positivamente, in un giorno insospettabile in cui i quattro escono per un gelato, i giovani si trovano davanti un furgone bianco che perde un sacco nero dalla sua stiva. Il sacco contiente dei gatti bianchi, e questo porta i ragazzi a percepire che i problemi con i Bafhomet non erano terminati, che da qualche parte erano nuovamente proliferati. Dopo aver udito un indizio riferito a Lucas dal commissario Dumas, una vecchia conoscenza della Police del maresciallo Dupont (quest’ultimo capo dell’agenzia di guardie giurate in cui lavorava anche Pierre) il protagonista decide un mattino di recarsi nei pressi di uno dei garage che erano stati identificati come “macelleria attiva” di gatti ed esseri umani dei Bafhomet. Senza volerlo, si ritrova nel bel mezzo di una retata da parte delle forze speciali, che non aspettavano altro che qualcuno della setta caricasse del materiale sul furgone per fare irruzione. Pierre, nonostante costretto a movimenti circoscritti dalla sedia a rotella, risulterà determinante per la cattura dell’ultimo santone rimasto e di alcuni adepti, che tramite una via di fuga fognaria cercavano di scappare da una via secondaria. La setta dei Bafhomet è stata così completamente debellata, e Lione poteva finalmente rinascere.

 

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