Intervista all'autrice Alessia Francone

Intervista all'autrice            Alessia Francone

 

Anche questa settimana abbiamo avuto una grande autrice per la nostra intervista: Alessia Francone con il suo libro "I nemici di Reinkar". Ecco di seguito le domande fatte dai più curiosi.

 

Carlotta: Ciao Alessia, qual è stato il tuo primo approccio alla scrittura?

Buongiorno Carlotta e buongiorno a tutti gli amici SEU! Grazie per l'ospitalità. Carlotta: il mio primo approccio alla scrittura è stato in prima media, quando, in seguito alle mie numerose letture di genere giallo, decisi di sperimentare anch'io il genere... Con risultati piuttosto ingenui! Il raccontino si intitolava "La trappola dell'assassino" ed era ambientato in Toscana. Negli anni successivi continuai a scribacchiare, tentando vari generi, fino ad approdare al fantasy nell'ultimo anno delle superiori/primo anno di università, con i racconti del ciclo che ho pubblicato.

 

Mindy: Buongiorno Alessia, il tuo approccio con le case editrici per la stampa dei tuoi libri? Self published o no?

Ciao Mindy! Io sono una self nata, come spirito prima ancora che come autrice che si è concretamente autopubblicata. L'unico approccio con una casa editrice lo avevo avuto alcuni anni fa, quando avevo proposto i racconti ad una casa editrice che si era poi rivelata a pagamento. Naturalmente ho rifiutato l'offerta, ma non ho mai più ripresentato il lavoro ad alcun editore. Quando si è aperta la possibilità del self, l'ho colta subito, perché viene incontro al mio carattere indipendente.

 

Carlotta: Di cosa parla il tuo libro? Raccontaci un po' la trama.

"I nemici di Reinkar" è il secondo libro di un ciclo fantasy medievale che io chiamo "Il Ciclo di Reinkar" (Reinkar è il regno in cui sono ambientate le vicende). Ogni libro del ciclo è composto da tre racconti autoconclusivi, ma con ambientazione e personaggi principali ricorrenti. Si tratta insomma di varie "puntate" di una serie, in cui ogni puntata racconta una storia a sé. Per questo motivo è possibile, virtualmente, leggere "I nemici di Reinkar" senza aver letto il libro precedente, "La maga di Reinkar". I tre racconti contenuti si intitolano, rispettivamente, "Il Lupo Nero", "La Perla di Fuoco" e "La belva" e narrano tre vicende accomunate dalla presenza di antagonisti particolarmente agguerriti, che i protagonisti, la maga Selene e il cavaliere Arne, si troveranno ad affrontare. Ne "Il Lupo Nero", un enigmatico bandito a capo di una masnada di briganti mette a ferro e fuoco una regione del regno; in "La Perla di Fuoco", due nobili avidi di potere tentano di usurpare il regno con l'aiuto di un oggetto magico potentissimo; in "La belva", infine, una famiglia di castellani arroganti e vendicativi causa una montagna di guai con una pozione che trasforma chi la beve in una belva sanguinaria.

 

Carlotta: Una domanda difficile: scegli una frase di uno dei tuoi scrittori preferiti. Ha un significato particolare per te?

Domanda difficile davvero! Citerò il finale di un romanzo che amo molto, "Il Corsaro Nero" di Salgari: "Guarda lassù: il Corsaro Nero piange". È un finale che esprime tutto un insieme di suggestioni romantiche: la natura in tempesta, l'amore e la morte. Mi ricorda sempre che un personaggio, per essere affascinante, non deve essere granitico e tutto certezze , ma avere le sue debolezze e le sue emozioni.

 

Carlotta: Perché hai scelto di pubblicare storie divise con la stessa protagonista invece di accomunarle in un'unica storia? Ti sei trovata meglio divertita di più va scrivere in questo modo?

Diciamo che la forma racconto mi è più congeniale. Per questo motivo, la prima avventura di Selene è nata in questa forma. Solo in un secondo momento mi è venuta voglia di scrivere ancora di questi personaggi, su cui avevo ancora molto da dire, facendo loro vivere nuove avventure. Anni dopo, la scelta di pubblicare ha significato anche "mettere insieme" i vari episodi, che sono tra loro distinti e ambientati in momenti diversi (non lontani nel tempo, ma comunque diversi). Ciò mi diverte perché mi permette di spaziare con nuove storie, nuovi antagonisti, nuove ambientazioni, senza rinunciare però a personaggi ormai familiari, che, racconto dopo racconto, crescono e vengono delineati sempre con maggior dettaglio. Un po' come in un fumetto seriale.

 

Mindy: Quanto c'è di te nei tuoi personaggi? Magari un aspetto del tuo carattere, un difetto, una paura...

Nella mia protagonista Selene c'è un po' della mia indipendenza, nel coprotagonista Arne un po' della mia emotività e del mio senso della giustizia. Però non sono personaggi prettamente autobiografici, perché attingono a vari modelli e suggestioni.

 

Carlotta: Per quanto riguarda invece i personaggi dei tuoi libri, solitamente la domanda verte sul personaggio principale, invece questa volta vorrei chiederti del tuo antagonista. Quali sono le sue caratteristiche?

Poiché la mia è una serie, ogni racconto ha un antagonista diverso. Mi piace variare molto in questo campo: a volte sono uomini, altre donne; alcuni di loro agiscono da soli, altri insieme ad altri antagonisti; alcuni padroneggiano la magia, altri no. Quando progetto un nuovo antagonista, mi chiedo prima di tutto: "che cosa vuole? Quale passione umana lo porta ad agire così?". Le risposte sono varie: brama di potere, vendetta, arroganza, avidità, invidia... L'antagonista a cui sono più legata è il Lupo Nero, un personaggio assai complesso, tormentato ed enigmatico: benché non abbia poteri paranormali, mette in scacco la maga Selene più di una volta, rivelandosi intelligente e spietato, ma allo stesso tempo senza risultare tremendamente odioso come succede in altri casi.

 

Jessica: Se dovessi dare un consiglio alla te stessa di anni fa, quella persona ancora ingenua che ha cominciato a scrivere e ha scelto di buttarsi nel mondo della pubblicazione, cosa le diresti? Affronteresti quel percorso evitando alcuni errori o li rifaresti tutti?

Suggerirei di affrontare il percorso cercando prima altre persone che lo hanno fatto prima di te e che possono consigliarti! In generale, però, rifarei quasi tutto.

 

Jessica: Parlando invece dei tuoi libri. Come scegli il titolo di un romanzo? E qual è la parte che trovi più complessa affrontare durante la stesura di un nuovo libro?

Dunque, la scelta del titolo nel mio caso è un problema che si presenta due volte. La scelta vera e propria si verifica con il titolo di ciascun racconto: si tratta sempre di qualcosa di istintivo e non troppo ragionato, ma in genere mi baso sul personaggio principale (es. "Il lupo nero"), su un oggetto importante ("La perla di fuoco") o su qualcosa che, comunque, sta al centro del racconto. Più difficile è stato scegliere, per ciascuno dei miei libri, un titolo generale che riunisse in un filo rosso tre racconti con trame diverse. È stato quasi obbligatorio infilare nel titolo l'ambientazione ricorrente (Reinkar) e completarlo con il denominatore comune. Nel caso di "I nemici di Reinkar", tale comune denominatore è proprio dato dagli antagonisti. Per quanto riguarda le difficoltà... Una delle cose più ardue, per me, è costruire l'ambientazione che sta intorno ai personaggi, inserendo tanti dettagli per renderla convincente e, allo stesso tempo, ricordandomi di quei dettagli nei racconti successivi! Vale anche, ad esempio, per la magia che deve seguire sempre le stesse regole, ecc. Ecco, ricordarmi tutto, segnarmi tutto, andare a ricontrollare... Rappresenta una delle cose più complesse a mio parere.

 

Carlotta: Quali sono i tuoi generi letterari preferiti? In che modo si potrebbe dire che hanno influenzato la tua scrittura?

 Il giallo, l'avventura, il fantastico ottocentesco, il fantasy. Ognuno di questi generi mi ha trasmesso qualcosa: dalle detective stories di Conan Doyle e Agatha Christie ho preso un certo amore per il mistero e gli enigmi, dall'avventura il gusto per le ambientazioni esotiche e per le situazioni rischiose e inusuali, dal gotico e dal fantastico le suggestioni inquietanti e i temi del Romanticismo nordico, dal fantasy... beh... tutto il resto, in particolare la magia e l'ambientazione medievaleggiante .

 

Carlotta: Hai mai pensato di scrivere un romanzo completamente diverso dal fantasy, cimentarti in qualcosa di nuovo?

C'è una cosa in cui mi piacerebbe cimentarmi: la stesura di un libro-game o di un libro a bivi che dir si voglia. Quando ero adolescente, andavano per la maggiore, ora sono scomparsi ma sono anche "cult". Il lettore si immerge nel ruolo del protagonista e deve scegliere che cosa fare, andando al paragrafo numerato corrispondente alla sua scelta (come nelle storie a bivi di Topolino, insomma). Sarebbe un sogno, però è molto difficile da fare, perché occorre scrivere tante ramificazioni dell'intreccio senza perdersi e inserendo i riferimenti giusti. Non so se ho le qualità adatte!

 

Carlotta: Ultima domanda: progetti futuri? Di che cosa tratterà la tua prossima pubblicazione?

l prossimo libro, "I segreti di Reinkar", comprenderà nuovamente tre racconti ambientati a Reinkar: protagonisti saranno ancora Selene, Arne e il loro capo delle guardie Dreissen. Il filo conduttore, stavolta, sarà dato dai "segreti", dagli oggetti o dagli esseri misteriosi che si celano in angoli sperduti di questo magico mondo e che attireranno le mire di uomini senza scrupoli oppure causeranno dei guai di per sé.

 

Siamo giunti anche questa volta alla fine della nostra intervista. "I nemici di Reinkar" vi aspetta sui migliori siti di vendita online!