Intervista all'autrice Cristiana Francone

Intervista all'autrice              Cristiana Francone

 

Le feste sono passate e un nuovo anno è cominciato ma noi siamo sempre qui con le nostre interviste e i tanti autori che fanno parte del SEU. Questo lunedì abbiamo intervistato Cristiana Francone, autrice del libro "L'esule e altri racconti".

 

Carlotta: Buongiorno Cristiana, quali sono le tue passioni, sia personali che di genere letterario?

Buongiorno Carlotta e grazie dell'ospitalità! Buongiorno a tutti. Per quanto riguarda le passioni personali, amo la lettura, l'enigmistica, i giochi da tavolo. Lavoro come traduttrice, quindi amo anche le lingue straniere. Sono una lettrice onnivora, ma leggo soprattutto gialli, fantascienza e fantastico in tutte le sue declinazioni (dalle storie di fantasmi ai fantasy).

 

Carlotta: Di cosa parla il tuo libro? Si tratta di una serie di racconti giusto?

Esatto, si tratta di un'antologia di 20 racconti brevi di genere fantastico: c'è un po' di tutto, dalle storie di fantasmi e gotiche al fantasy, dalla fantascienza al viaggio nel tempo. Aggiungerei che sono denominatori comuni di questi racconti alcuni temi: la solitudine, la nostalgia, alcune ambientazioni dal sapore antico.

 

Alessio: Buongiorno, che cos'è per te la scrittura?

Una passione che coltivo sin dall'adolescenza. I racconti che compongono il libro sono una selezione di una serie di racconti che ho scritto nel corso di molti anni, normalmente in base a uno spunto improvviso.

 

Alessio: Bene, interessante. Come mai la scelta del racconto?

Il racconto è la forma narrativa a me più congeniale, come ti dicevo spesso le mie storie nascono in base ad un'idea improvvisa, ad uno spunto, che difficilmente potrebbe concretizzarsi in un romanzo.

 

Carlotta: Quali sono i tuoi personaggi principali?

Ognuno dei miei racconti ha un protagonista diverso, non ci sono personaggi ricorrenti. Anche le ambientazioni e le vicende cambiano di volta in volta, non ci sono "saghe" interne alla silloge. I miei personaggi sono molto vari (donne e uomini, giovani e vecchi, di diverse classi sociali e professioni...). Quasi sempre si trovano ad affrontare situazioni inquietanti o surreali.

 

Sonia: Buongiorno a tutti! Tra le mie passioni ci sono la scrittura, il cinema e le mostre d'arte. Prediligo il giallo sia come lettrice che scrittrice. A Cristiana chiederei: Da cosa trai ispirazione?

Ciao Sonia! Le mie fonti di ispirazione letterarie sono diverse, vorrei ricordare soprattutto E.A.Poe e Lovecraft, due maestri del gotico e dell'orrorifico, ma anche Asimov per quanto riguarda la fantascienza. Fuori dall'ambito letterario, spesso traggo ispirazione da un'ambientazione: un viaggio in treno attraverso una campagna nebbiosa, un edificio storico, una festa di paese... Non è un caso che quasi sempre i miei racconti inizino dalla descrizione di un luogo, di un'ambientazione, prima che dai fatti veri e propri.

 

Maria: Cosa ti ha spinto a scrivere il primo libro?

Nel mio caso, avevo nel cassetto questa serie di racconti, scritti nell'arco di molti anni. Ho cominciato a valutare l'idea di selezionare i migliori e di pubblicarli di recente, quando si è aperta l'opportunità della pubblicazione indipendente. Ha influito sulla mia decisione anche il fatto che mia sorella Alessia Francone avesse pubblicato i suoi libri nel frattempo, nonché la circostanza di aver conosciuto SEU al Salone del Libro di Torino 2017.

 

Alessandra: Ciao! Hai pubblicato self o con casa editrice? Perché questa scelta?

Ciao Alessandra! Ho pubblicato in self con Streetlib, seguendo le orme di mia sorella che già conosceva la piattaforma. Non ho mai provato, in realtà, l'approccio con una CE; del self mi piace l'indipendenza, il fatto di potermi dedicare al mio libro secondo i miei ritmi. Lo scopo che mi proponevo con la pubblicazione era soprattutto quello di rendere questi racconti accessibili ad altri lettori, e la pubblicazione indipendente era più che sufficiente a tale scopo.

 

Carlotta: Qual è stato il momento più difficile nella stesura del tuo libro?

Penso che il momento più duro sia stato quello di selezionare i racconti: alcuni li ho scartati con facilità, altri mi lasciavano incerta. Includerli o no? Alla fine ho preparato una vera e propria "tabella di valutazione" e ogni racconto è stato valutato da me e da due lettori beta. La soluzione non è bastata a rimuovere tutte le mie incertezze, ma alla fine sono riuscita a scegliere.

 

Carlotta: Quali sono le caratteristiche dei tuoi antagonisti? Hanno una personalità combattuta o è chiara la loro appartenenza ai "cattivi"?

In realtà non ci sono sempre dei veri e propri antagonisti nei miei racconti. Quando ci sono, hanno ruoli di volta in volta diversi; in alcuni casi si tratta di esseri soprannaturali e pericolosi, di fronte ai quali non di rado i protagonisti hanno poche armi. Altre volte gli antagonisti sono umani e agiscono per varie motivazioni: avidità, gelosia, brama di potere ecc. In ogni caso si tratta spesso di soggetti tormentati, pieni di ombre e sfumature (analogamente ai protagonisti). L'esempio migliore è il racconto fantasy "L'esule", che apre la silloge: pur seguendo i canoni di un fantasy classico sotto molti punti di vista, non attua la classica divisione buoni/cattivi che spesso troviamo nel genere. Il racconto descrive anzi una guerra civile, in cui non c'è nulla di eroico, nulla di avventuroso, nulla di entusiasmante, poco di "giusto" e molto di "sbagliato". Per questo motivo è molto difficile capire chi è "buono" e chi è "cattivo".

 

Carlotta: Quali sono i tuoi progetti futuri?

Al momento non ho progetti letterari in cantiere, anche se non mi dispiacerebbe creare qualcosa a quattro mani con mia sorella, magari di stampo più umoristico.

 

Grazie Cristiana per averci concesso un po' del tuo tempo e per aver risposto a tutte le nostre domande. "L'esule e altri racconti" è sicuramente un libro che vale la pena leggere!