Intervista all'autore Gianluigi Redaelli

Intervista all'autore              Gianluigi Redaelli

 

Per la nostra intervista questa settimana abbiamo come ospite Gianluigi Redaelli, autore del libro autobiografico "Però, quante ne ho passate!".

 

Carlotta: Benvenuto Gianluigi. Di cosa parla il tuo libro?

Il mio libro, come dice il titolo è sostanzialmente una autobiografia, ma collegata con i fatti e gli avvenimenti generali. Inizia con la nascita diciamo nel 43 e attraverso i fatti più rilevanti arriva al 68 e anni seguenti, fino alla fine del 1974. 

 

Carlotta: Cosa ti ha spinto a voler scrivere un'autobiografia?

Come dico nella quarta di copertina, essendo stato molto attivo in fatto di lotte sociopolitiche, ora che sono in pantofole, mi sento molto a disagio per la situazione politica e generale, sono schifatissimo ma non in grado d'intervenire. Così, avendo ritrovato, vecchi diari mi sono buttato nel passato, ricostruirlo è stato per me molto salutare.

 

Jessica: Ciao! È il primo libro che hai pubblicato? Com'è stata l'esperienza della pubblicazione, c'è stato qualcuno che ti ha spinto a buttarti?

Per me è il primo pubblicato da editore, mentre ho già auto-pubblicato con "Il mio libro -Kataweb" uno di poesie e uno di racconti.

 

Alessandra: Ciao, come definiresti il tuo stile di scrittura?

Non mi posso pronunciare, ma visto che amo i Keruac e i Bukowski, spero di assomigliarvi un poco, anche perchè scrivo intercalando con poesia o similare.

 

Carlotta: Domanda difficile: scrivici la frase di uno dei tuoi autori o libri preferiti. Ha un significato particolare per te questa frase?

Da Bukowski: "La gente che crede di sapere tutto è proprio quella che non sa un cazzo". Mi pare che si commenti da sola.

 

Carlotta: Qual è stato il periodo più emozionante da rivivere mentre scrivevi la tua autobiografia?

Senz'altro dal 68 al 74, ma ci sono vari momenti, il periodo da anarchico e con le droghe, come l'esperienza della Comune Il Guado, il viaggio nel Belice terremotato, insomma tutte le esperienze che mi hanno formato.

 

Irene: Quali fatti della storia generale tratti particolarmente collegandoli alla tua autobiografia? Li narri dal punto di vista del tuo vissuto, dei tuoi ricordi, o anche con un approccio più storico? Quali fonti hai usato?

Certo, li narro dal punto di vista del mio vissuto. Come ogni avvenimento mi ha colpito, emozionato, coinvolto. Comunque sempre citato e spesso commentato o criticato, a volte come spunto per poesie.

 

Jessica: Come ti sei mosso per promuovere il libro e cosa pensi sia efficacie fare?

Io sto dandomi da fare come un forsennato su internet, Facebook e mail per inviare a chicchiè il mio messaggio. Poi sono in attesa di fare alcune presentazioni in zona, Palermo e dintorni. Poi spero nell'imponderabile, che dipende dal mio karma. E tirem innanz.

 

Carlotta: C'è un momento della giornata in cui scrivi con più ispirazione?

Io a questo interrogativo non so rispondere. Quando scrivevo il libro, ero talmente infervorato che ogni momento andava bene. Per altri momenti di scrittura, per esempio sul blog, devo vedere o ricevere uno stimolo, che può arrivare in qualsiasi momento.

 

Carlotta: Come ti sei sentito quando hai realizzato di aver terminato il tuo libro?

Soddisfatto e poi subito preoccupato e ansioso nella ricerca spasmodica dell'editore. Ci sono migliaia di CE, d'ogni genere e con diverse proposte. Spesso c'è anche chi millanta. Infine trovato l'editore è iniziato il quasi dramma della propaganda, del libro regalato e così come faccio oggi, grazie a voi, cercare di far capire perché varrebbe la pena di leggerlo. Ammesso di riuscirci.

 

Bene, l'intervista è conclusa. Grazie Gianluigi per aver partecipato e per averci fatto conoscere questo libro, possibile spunto anche per riflettere sulla situazione italiana attuale.

 

Fotografia presente all'interno del libro di Gianluigi durante il suo viaggio in Oriente. Lui è il ragazzo sulla sinistra con gli occhiali
Fotografia presente all'interno del libro di Gianluigi durante il suo viaggio in Oriente. Lui è il ragazzo sulla sinistra con gli occhiali