I sette fuochi di Tashunka Witko

Cavallo Pazzo

Autore: Pino Olivieri

Questo è un romanzo sulla vita di Capelli Chiari, un piccolo Oglala, diverso dai suoi coetanei, solitario, taciturno, riflessivo. Gli Oglala,  una tribù appartenente alla grande nazione dei Lakota Sioux: i Sette Fuochi, il popolo delle grandi praterie. Capelli Chiari è un ragazzino già segnato dal Grande Soffio, dal  Grande Mistero, dal Grande Spirito. Insofferente perché troppo piccino per diventare guerriero, sua massima aspirazione, diventerà il più grande guerriero dei Lakota Sioux, il famigerato Cavallo pazzo, figlio del Tuono e della Grandine, l'incubo degli uomini bianchi, l'uomo che ha riportato la più grande vittoria sui soldati blu: Little Big Horn, il 25 giugno 1876, con il totale sterminio di Custer e del suo settimo cavalleggeri. Ma prima di arrivare a questo glorioso evento, Capelli Chiari aveva davanti a sé un percorso di preparazione notevole, dall'apprendimento all'arte della guerra, alla sua Visione, elemento indispensabile nella crescita di un Lakota, fino alla sua consacrazione a Capo di Guerra, il massimo riconoscimento possibile nella sua nazione. Poi comincia la sua discesa, a causa di un grande amore, delle inimicizie e dei tradimenti. Fino all'epilogo, dovuto alla fame provocata dalle troppe guerre contro i bianchi che impedivano al popolo di cacciare e quindi di fare provviste per l'inverno. L'inganno lo uccide in tragiche circostanze, così come gli era stato predetto da giovane, fin dai tempi della sua Visione, i tempi del Cavaliere del Lago.

La fine di una civiltà perpetrata, a prima vista, senza una strategia precisa, ma che si avvera per una serie di eventi concatenanti che portano alla fine di Cavallo Pazzo e della sua gente. Tragico, comune destino di tutte le tribù indiane del nord America.